Secondo un documento delle Nazioni Unite, 77 Paesi nel mondo hanno adottato un divieto totale o parziale delle borse di plastica. Nei Paesi africani in via di sviluppo, in particolare, la decisione è stata spesso presa a favore di un divieto totale dei sacchetti di plastica, poiché questi Paesi sono quelli che più lottano contro la cattiva gestione dei rifiuti di plastica e non vi è una forte lobby di produttori di plastica.


In Europa è in atto una tendenza a vietare alcuni tipi di sacchetti di plastica sottili e a sostituirli con sacchetti compostabili certificati.

In Austria, la sezione 13 della 71esima legge federale disciplina il "Divieto di immettere sul mercato borse di plastica".

Dal 1° gennaio 2020, potranno essere immessi sul mercato solo i sacchetti di plastica molto leggeri (<15my) che sono dimostrati essere prodotti prevalentemente (>50%) da materie prime rinnovabili e certificati per il compostaggio domestico.
Purtroppo, diversi produttori e fornitori continuano a non rispettare la legislazione austriaca, compromettendo così questa chiara normativa. In qualità di produttori di imballaggi biodegradabili e privi di microplastica, per noi è particolarmente importante che tutti gli operatori del mercato conoscano e rispettino le norme di legge esistenti in materia e che si possa così lavorare insieme per creare una maggiore sostenibilità.

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